La nostra associazione ha raccolto l’appello di un gruppo di agricoltori locali per la promozione e valorizzazione delle colture antiche e tradizionali. L’idea di promuovere un presidio della biodiversità ci ha entusiasmato e si è intrecciata con la nostra profonda convinzione a favore dell’agricoltura sociale. Abbiamo acquistato una serra e l’abbiamo allestita nello spazio del nostro orto, a disposizione di quanti vogliono uno spazio pubblico di riproduzione delle piante, immaginando che diventi piano piano uno spazio condiviso, dove migranti e “indigeni” possano incontrarsi e fare qualcosa insieme.
Immaginiamo questo luogo, così “esposto”, visibile, come un luogo “franco”, in cui le persone si incontrano per condividere un progetto, ma anche un’idea di mondo, ecologica, sostenibile, a tutela delle diversità. Il gruppo di persone da noi incontrato, trascinato dal nostro entusiasmo si sta consolidando, strutturandosi in associazione e stringendo una relazione con noi anche di tipo formale. Nelle prossime settimane, ulteriore semina di nuovi ortaggi che poi saranno regalati a tutti quanti ne faranno richiesta.