E’ stato pubblicato il nuovo bando per l’accoglienza dei migranti

E’ stato pubblicato il nuovo bando per l’accoglienza dei migranti

E’ stato pubblicato il nuovo bando per l’accoglienza dei migranti, che avrà salvo imprevisti, durata biennale.
La prima cosa che salta agli occhi è la quantità di posti letto richiesti, 500 con un turn over previsto di poche unità; il governo prevede dunque più di un dimezzamento del fabbisogno.
L’altra cosa appariscente è la diaria giornaliera che passa da 18 a 20 euro.
Per il resto si consolida l’impostazione manifestatasi con la rinegoziazione: il servizio non si configura più come volto all’integrazione delle persone, ma semplicemente alla soddisfazione di esigenze fondamentali quali mangiare e dormire.
Se andiamo a guardare infatti il modello di offerta tecnica, noteremo come gli eventuali punteggi incrementali, siano tutti legati all’efficientamento organizzativo, alla capacità di eseguire i compiti di controllo e conferimento dei beni di prima necessità, mentre non v’è traccia della capacità di potenziare l’autonomia e la comprensione del contesto da parte dei migranti. Tali funzioni non sono neanche rammentate e lasciate dunque all’arbitrio di chi eroga il servizio o alla capacità della società civile di farsene carico.
Tale impostazione corrisponde nell’analisi di chi scrive, all’orientamento prevalente nell’opinione pubblica che considera l’argomento non “centrale” nel dibattito, non “urgente” e pertanto degno di attenzioni minime.
Noi siamo convinti che questa impostazione sia sbagliata, ma prendiamo atto che il dibattito acceso di questi anni, ha infine prodotto questo: la questione non è strategica e il profilo da tenere non può che essere basso. Del resto dal punto di vista politico, l’attenzione a questi temi non paga, se non a lunghissimo termine.
Abbiamo dibattuto a lungo in questi mesi, dall’epoca della rinegoziazione almeno, se ce la sentivamo di partecipare a questo bando con queste caratteristiche e alla fine abbiamo convenuto di si: questo lavoro, anche con tutte le complicazioni lo sappiamo fare e forse ha senso mantenere un profilo di professionalità in un contesto che ne minimizza l’importanza.
Inoltre in questi tempi così incerti, con i condizionamente esercitati dall’emergenza COVID 19 sul progetto di comunità per minori, l’accoglienza dei migranti rappresenta un flusso regolare di liquidità che consente all’associazione di continuare la sua azione senza troppi affanni.
Abbiamo convenuto di ridurre i posti messi a disposizione, perchè reputiamo questa esperienza comunque ad esaurimento e la quantità di posti letto estremamente rischiosa per l’equilibrio dei conti: lo voglio dire chiaramente, a queste cifre l’accoglienza diffusa è una rimessa.
Quindi con un atteggiamento che è molto lontano da quello di due anni fa, in cui puntavamo alto, con un’offerta economica vantaggiosa ed uno staff potenziato, un progetto articolato e efficiente, abbiamo deciso di continuare questa esperienza che, lo ricordo a voi come a me stesso, è molto bella sul piano umano, intensa e appagante. Il nostro gruppo di lavoro seppur fiaccato dai problemi e dalle difficoltà è ancora coeso e pronto a mettersi in gioco ancora una volta.

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